Molto spesso, in tempi recenti, abbiamo sentito parlare di Collaboration o Unified Communications.
Ma vi siete mai chiesti, aldilà dell’effetto scenico che queste parole anglosassoni possano contenere, che cosa vogliano dire veramente?
ITS, come sempre all’avanguardia, ve ne offre una dimostrazione concreta.
Prima però facciamo un passo indietro, torniamo, anzi partiamo, dalla teoria.
Collaboration e Unified Communications sono due concetti molto affini e complementari; l’uno presuppone l’altro.
Alla base della Collaboration (Collaborazione) troviamo essenzialmente l’esperienza.
In che senso?
Nel senso più generale che possa esistere in termini aziendali, ovvero l’esperienza del prodotto per i suoi utilizzatori finali, l’esperienza di vendita e supporto per i partners aziendali e l’esperienza di sviluppo, gestione e vendita dell’azienda stessa.
La Collaboration quindi come punto focale per migliorare l’esperienza di tutti gli attori coinvolti nel sistema di attività di un’impresa.
Con la Collaboration è infatti possibile non solo, da un punto di vista aziendale interno, migliorare la produttività tagliando costi superflui, ma anche e soprattutto offrire ai clienti e potenziali tali un servizio migliore e più completo, pre e post vendita, spesso anche da remoto. Inoltre, aspetto fondamentale in questo periodo così insidioso, la Collaboration potenzia le sinergie già esistenti con partners commerciali e fornitori, ottimizzando le comunicazioni e le tempistiche sotto ogni profilo.
Tutti gli attuali mercati infatti, aldilà del settore di competenza delle aziende, stanno fortemente spingendo verso la centralizzazione e l’unione dei mezzi di comunicazione aziendale, quindi voce, video, messaggi, email, conferenze e video conferenze, e verso una maggiore comunicazione nei confronti dei clienti e dell’ambiente aziendale a 360 gradi.
Queste non sono altro che le UC, ovvero Unified Communications, l’integrazione dei servizi di comunicazione “real-time” come l’istant messaging (chat), la Telefonia IP, la web e videoconferenza con mezzi di comunicazione in differita, tra i quali le email, la segreteria telefonica, i fax, gli sms.
Quando dunque sentiamo parlare di UC non dobbiamo pensare ad un singolo prodotto, o ad un singolo mezzo, ma ad un’architettura di sistemi telematici che utilizzano mezzi diversi raggiungibili attraverso un’interfaccia comune.
Le Unified Communications e la Collaboration (noti anche con l’acronimo comune di UCC) stanno lentamente modificando i modelli organizzativi aziendali delle imprese più all’avanguardia, apportando molti benefici in termini di:
- tagli dei costi vivi di comunicazione
- tagli dei costi di viaggi e trasferte
- risparmio in termini di tempo, tutto è qui ed ora
- incremento di produttività
- arricchimento delle competenze
- abbattimento dei confini fisici
- miglioramento del clima aziendale
- multicanalità di accesso
Un’offerta dunque molto ampia in termini di benefici da giustificare l’investimento richiesto per dotarsi delle infrastrutture abilitanti.
In realtà, non sempre queste nuove tecnologie richiedono investimenti così onerosi.
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